IL COLLOQUIO
…cosa succede durante un colloquio? Cosa devo valutare? E se non mi trovo bene?
Il colloquio ha una durata di 50 minuti e può essere svolto in presenza, presso lo studio del terapeuta, oppure in modalità on line/a distanza.
Il primo colloquio è conoscitivo, il paziente racconta quali sono le ragioni e/o i sintomi del disagio che lo portano a voler affrontare un percorso di sostegno o di psicoterapia. Il primo incontro ha altresì un altro fondamentale e imprescindibile scopo: quello di testare la relazione terapeutica. Una buona relazione terapeutica è alla base di un percorso efficace.
Ma come si valuta una buona relazione terapeutica? In una buona relazione terapeutica si deve stare bene. Il paziente solitamente si rivolge ad un professionista in un momento di fragilità, di bisogno e di disorientamento. Dovrebbe pertanto trovare accoglienza ed empatia, ma soprattutto deve sentire di poter raccontare tutto senza remore ed esitazione ed è quindi fondamentale che senta di potersi fidare. In estrema sintesi il colloquio deve essere uno spazio intimo nel quale sentirsi accolti, non giudicati e dove poter lasciare andare i vissuti più dolorosi traendone un sollievo.
Solo se il paziente sente di poter lavorare serenamente e in modo proficuo, si potrà proseguire con la terapia. I primi 3-4 colloqui saranno dedicati alla raccolta anamnestica e valutazione mediante test dove e se si rendesse necessario. Sarà successivamente condiviso un progetto terapeutico nel qual declinare bisogni e obiettivi del paziente che consentano di organizzare il percorso e successivamente di valutare l’andamento della terapia. I colloqui solitamente hanno cadenza settimanale salvo diverse esigenza della terapia.

Dott.ssa
RAFFAELLA
SANTOLIQUIDO
