CRESCITA PERSONALE E EMPOWERMENT

 

La crescita personale è un processo trasformativo nel quale un individuo sente di voler investire tempo ed energie per poter superare  limiti che sente d’intralcio nell’espressione migliore si sé.  È un’esigenza che può emergere in diversi momenti della vita e che si manifesta tendenzialmente con l’insoddisfazione rispetto ad uno o più aspetti che riguardano la persona. Si inizia quindi il percorso mettendo in discussione schemi, credenze, strategie non più funzionali ai nuovi obiettivi/desideri.

L’Empowerment è un costrutto che definisce un processo di crescita/potenziamento/incremento del valore individuale o collettivo – sia dal punto di vista personale sia dal punto di vista professionale – mediante l’utilizzo ottimale e positivo delle risorse e del potenziale individuale. L’assunto di base dell’empowerment è che tutti hanno delle risorse ma spesso devono essere consapevolizzate e sviluppate.

Il self empowerment significa agire attivamente per determinare gli eventi della propria vita e quindi deve essere inteso come il potere di orientare piuttosto che attendere passivamente. L’Empowerment genera quindi benessere oltre ad una percezione di autoefficacia che influiranno positivamente sulla motivazione e sull’autostima e di conseguenza determineranno un locus of control interno.

È un costrutto trasversale perché riguarda gli individui ma anche la collettività. Quindi trova la sua applicazione in ambito medico e psicoterapeutico per la prevenzione e promozione della salute, per acquisire più padronanza nella gestione delle diverse sintomatologie. Ma anche nell’ambito aziendale e negli ambiti socio-politico, pedagogico-didattico  e politico-istituzionale. E infatti secondo  Zimmerman l’empowerment è un costrutto che si declina in più livelli:

1.psicologico-individuale;
2.organizzativo;
3.socio-politico o di comunità.

 

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Approfondimento sull'Empowerment

L’espressione Empowerment definisce il  processo di crescita, sia dell’individuo sia del gruppo, basato sull’incremento della stima di sé, dell’autoefficacia e dell’autodeterminazione per far emergere risorse latenti e portare l’individuo ad appropriarsi consapevolmente del suo potenziale. Dal punto di vista individuale, il costrutto di self-empowerment declina un processo di crescita individuale attraverso percorsi di natura terapeutica, formativa, esperienziale che generano e sviluppano nuove abilità e competenze.

In ambito comunitario, l’Empowerment è un concetto chiave e significa favorire ”l’acquisizione di potere”,  “rendere in grado di”. Si articola in processo che tende ad un risultato che si concretizza con l’empowered dell’individuo. Nella definizione teorica si cercano di individuare i patterns e i processi attraverso i quali i cittadini svantaggiati siano in grado di acquisire potere fino a divenire soggetti attivi, attraverso la partecipazione a progetti di natura politico-sociale ed iniziative comunitarie. L’Empowerment di fatto si concretizza attraverso la cultura e i valori, nell’approccio relazionale con l’ambiente, in processo operativo con il quale il soggetto tende ad un obiettivo, un modus operandi con il quale il soggetto agisce effettivamente.

RAPPAPPORT fu il primo ad occuparsi nel 1977. Definì il costrutto di Empowerment come capacità di agire in modo attivo in termini di personalità, cognitivi e motivazionali, ovvero l’incremento della capacità della persona a controllare la propria vita.

Una definizione molto significativa lo declina come: “un processo di abilità che tutti possediamo, ma che deve essere liberato, similmente al modo in cui il nostro corpo si rigenera, rilasciando endorfine”.

La definizione del 1981 amplifica il costrutto includendo non solo dimensioni individuali, ma delinea l’Empowerment come un processo che permette anche a gruppi e comunità, di accrescere la capacità di controllare attivamente la propria vita.  Per influenzare i processi decisionali, però, non basta il controllo attivo, ma sono anche necessari:

  • la consapevolezza critica;
  • comprensione del contesto socio-politico e delle strutture di potere;
  • l’azione collettiva la mobilitazione di risorse. L’azione collettiva è vista come la mobilitazione di risorse da parte dei processi di partecipazione di gruppo, per i comuni obiettivi auspicati.

Rappaport (1981) descrive l’Empowerment come un processo sociale multidimensionale che educa le persone a raggiungere un maggior controllo sulla propria vita. Consente, così, di incrementare il potere delle persone, per fare in modo che utilizzino tale capacità nella loro vita, nella loro comunità, nei loro gruppi. Gli aspetti centrali di questa definizione sono:

  • processo sociale inteso come percorso che si sviluppa e si definisce in itinere;
  • multidimensionale perché si articola in diversi livelli (comunità, gruppi, individui) ma anche su diverse dimensioni (sociologiche, psicologiche, economiche);
  • controllo inteso come parte attiva decisionale.

RAPPAPORT E ZIMMERMANN definiscono anche gli stati facenti parte del processo, come su un coontinum, ritengono si parta da uno stato iniziale che è possibile definire come un sentimento di impotenza acquisita caratterizzata da frustrazione dovuta a mancanza di controllo per esperienze riguardanti avvenimenti centrali della propria esistenza. L’individuo si trova in uno stato di learned helplessness, (Maier e Seligman), in cui la percezione dell’inefficacia delle azioni hanno portato ad una passività appresa. Da questo punto di partenza, mediante l’Empowerment grazie al quale, secondo gli autori, si tende al raggiungimento di uno stato di “learned hopefulness”.

Crescita personale empowerment

Alla passività si contrappone la speranza appresa, la fiducia in sé, che si può ottenere mediante l’acquisizione del controllo sulla propria vita, grazie alla partecipazione attiva alla propria comunità.

Gli studiosi definiscono l’Empowerment un costrutto multi livello  dove si sotto elencano:

1) livello individuale: (Empowerment psicologico )  caratterizzato da tre aspetti fondamentali :

– credenza nel proprio potere di influire sulle decisioni relative alla propria vita;

– capacità di comprendere il proprio ambiente socio-politico;

– partecipazione attiva e propositiva nell’ambiente socio-politico (componente comportamentale).

2) livello organizzativo: l’Empowerment include processi e strutture organizzative che aumentano la partecipazione dei membri e migliorano l’efficacia dell’organizzazione nel raggiungere i propri scopi. un’organizzazione che si sviluppa con successo è un’organizzazione “empowered”. Un’organizzazione che aumenta il controllo individuale sulla propria esistenza è definita organizzazione  “empowering”;

3) livello sociale e di comunità :  in termini di comunità, l’Empowerment  si manifesta con l’azione collettiva finalizzata a migliorare la qualità di vita e alle connessioni tra le organizzazioni e le agenzie presenti nella comunità, generando la “comunità competente” (Iscoe,1974), in cui i cittadini hanno “le competenze, la motivazione e le risorse per intraprendere attività volte al miglioramento della vita”.

EMPOWERMENT psicologico individuale, è un costrutto complesso che si occupa della persona e della sua relazione con gli oggetti esterni, analizzando lo stato di passività o proattività, e il livello del sentimento di autoefficacia, il tutto mediante integrazione di dimensioni appartenenti ad ambiti diversi:

  • di personalità (locus  of control interno)7
  • cognitivi (percezione di autoefficacia che consentono comportamenti adeguati ad ogni situazione)
  • motivazionali ( desiderio di tendere al risultato finale)

Il risultato finale auspicabile è:

– il rinforzo delle credenze sulla capacità di influenzare le decisioni che riguardano la propria vita attraverso la percezione di potere esercitare un senso di controllo attivo e positivo su questa,

– l’aumento della consapevolezza critica intesa come capacità di “leggere” e comprendere il proprio ambiente sociale e politico (e relativi vincoli e punti di forza) per valutare le strategie più adeguate da assumere per raggiungere i propri obiettivi,

– l’aumento della percezione di potere influenzare con gli sforzi individuali il proprio contesto sociale favorendo il coinvolgimento in gruppi, organizzazioni di volontariato, politiche ecc.

KIEFER (1984) definisce l’Empowerment in termini di acquisizioni individuali che riguardano il raggiungimento di abilità politiche, di competenze in ambito di comunità; chi controlla attivamente la propria vita e, partecipando attivamente ad associazioni e organizzazioni, accresce ulteriormente tale potere come consapevolezza politica e auto percezione di competenza. L’Empowerment è  un processo che include:

  • lo sviluppo di un maggiore senso di sé in relazione col mondo ( sense of self);
  • la comprensione delle forze politiche e sociali che costituiscono il proprio mondo quotidiano ( analisi critica);
  • l’elaborazione di strategie funzionali e il reperimento di risorse per raggiungere i propri scopi (strategie di azione).
    la capacità di agire con gli altri per raggiungere uno scopo collettivo ( collaborazione).

Il soggetto passa da una posizione di mancanza di potere a una di acquisizione di potere grazie all’empowerment, inteso comunque come valorizzazione di competenze, che le persone hanno, ma non sanno rendersene conto.

COX E PARSON (1994) considerano l’Empowerment basato su 4 componenti chiave:

Atteggiamenti, valore, credenze. I soggetti imparano a sviluppare strategie di azione, ad assumersene la responsabilità, diventano capaci di agire con gli altri per il cambiamento.

Dottoressa Raffaella Santoliquido

Dott.ssa

RAFFAELLA

SANTOLIQUIDO

PSICOTERAPEUTA DI ORIENTAMENTO PSICODINAMICO

OPERATRICE IN TECNICHE CORPOREE